Nel 1998 il cantante Pupo propose e incise un nuovo inno, chiamato È Fiorentina, cantato in anteprima alla trasmissione Quelli che il calcio. Il coro che accompagna l’inno di Parigi è cantato da giocatori dell’Inter (fra i quali il tifoso viola Pandolfini), raccolti dal cantante al momento dell’incisione avvenuta in uno studio di Milano. Verso la fine del 1985, il presidente Pontello contattò il cantautore Don Backy, grande tifoso viola, affidandogli la creazione del nuovo inno ufficiale della squadra, per presentarlo in occasione del 60º anniversario della nascita della società, che sarebbe stato festeggiato l’anno successivo. «I Am», strumento per introdurre l’insieme dei valori del club. 1920 – 1º ottobre: Assemblea Generale dei Soci dell’Unione – nomina delle commissioni per lo sviluppo delle sezioni Ciclismo e Podismo, Calcio, Alpinismo. Inizialmente il giglio era bianco in campo rosso ma nel XIII secolo i Guelfi scelsero il giglio con i colori invertiti per differenziarsi dai Ghibellini e quando, nel 1251, i primi cacciarono i secondi il simbolo di Firenze divenne quello che conosciamo oggi. Nella stagione 1928-29, i Gigliati utilizzarono una volta una divisa nera con polsini bianchi, con il giglio rosso accoppiato a un fascio littorio in un ovale bianconero. Nell’estate del 2020 la Fiorentina targata Commisso ha ufficializzato per la prima volta la propria mascotte, votata tramite una selezione online dai tifosi gigliati.
Per il secondo anno consecutivo il Brindisi sfiora la promozione diretta in Serie C1 classificandosi al secondo posto, questa volta beffato all’ultima giornata. La vittoria nello scontro diretto contro il Chievo pare lanciare i virgiliani verso la promozione, ma una crisi di risultati nelle ultime giornate consente ai veronesi di effettuare il contro-sorpasso e accedere alla serie cadetta; il Mantova, ridotto a giocare gli spareggi, esce dalla corsa-promozione già in semifinale contro il Como, che vince per 2-1 l’andata e impatta per 0-0 al ritorno. Come suggerisce il nome, Schlereth non si tira indietro e gli ascoltatori ne sono tanto migliori. Hanno partecipato al concorso gli studenti della Scuola Internazionale di Comics, disegnando ognuno la propria versione del Marzocco. Di conseguenza, il Marzocco ha spesso trovato spazio nei gadget e nei prodotti associati alla Fiorentina, talvolta vestito con i colori viola. 1920 al 1922: colori della città, giallo vivace, collo bordo e manicotti rossi.
Nella seconda maglia del 1995-96, di colore bianco, lo stemma fiorentino si trova sulle due maniche, di colore viola con bordo rosso, analogamente alla terza maglia della stagione successiva. Andrea Claudio Galluzzo, Il Fiorentino. Il penultimo stemma societario, che sostituisce quello dei Pontello, fu adottato dalla dirigenza di Cecchi Gori, inserendo un giglio stilizzato fiorentino all’interno di un rombo inserito in un triangolo viola contenente le iniziali della società, ACF. I tifosi protestarono per il cambio, magliette di calcio anche perché il nuovo giglio sembrava più un’alabarda che non il simbolo storico; veniva infatti chiamato «giglio alabardato». Ibrahimović a tenere in apprensione la retroguardia tanto da costringere Materazzi al fallo da giallo per neutralizzarne le giocate. Nel 1915, con l’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale, la società fermò ogni sua attività; il 16 febbraio 1920, con la denominazione di Unione Sportiva Palermo, risorse dalle sue ceneri attraverso una tra le compagini cittadine minori, il «Racing FBC», visto il maggior blasone del precedente club, partecipando in seguito a competizioni locali, regionali e interregionali, allora giocate completamente a natura dilettantistica. Tuttavia, le ultime due preferirono rimanere nell’orbita della Federazione Ginnastica d’Italia, federazione che metteva in palio, durante i propri campionati ginnici, anche un titolo per il football, mentre la Mediolanum iniziò a partecipare a competizioni FIF solo due anni più tardi.
Mentre sta guidando verso casa, l’uomo viene aggredito da una gigantesca creatura formata da numerose cicale, che quasi spinge l’auto in mare. Lo sponsor tecnico per la stagione 2005-2006 fu la Nike, mentre lo sponsor ufficiale fu la Pirelli. Giornata di campionato interamente anticipata al sabato per decisione della Lega Nazionale Professionisti; cfr. Nella squadra si distinse il diciottenne Harald Nielsen, vice-capocannoniere del torneo, che l’anno dopo si trasferì in Italia e, in qualità di professionista, dovette abbandonare la Nazionale. Coppa Italia sempre a scapito della Roma. In Coppa Italia Lega Pro il Como vince ad agosto entrambe le partite del suo girone (4-2 in casa del Monza e 3-1 a Como contro il Renate) accedento così alla fase a eliminazione diretta. L’esordio in campionato avviene in casa, nel posticipo serale del 28 agosto contro il Pisa, battuto per 1-0 con la rete di Ragatzu. Il colletto è a “V” blu con all’interno due strisce rosse e gialle, stesso design anche per l’orlo delle maniche. Nelle tre stagioni dal 2017 al 2020 la Fiorentina non ha utilizzato una terza maglia unica, ma ha creato quattro «divise speciali» da trasferta ognuna delle quali si ispirava al colore di un quartiere storico di Firenze.